L'educazione al centro

 

I genitori, così come gli insegnanti, gli educatori e qualsiasi adulto che sia in relazione con un bambino o un giovane, affrontano, spesso senza una completa consapevolezza, un compito fondamentale per il quale non sempre si sentono preparati: prendersi cura di soggetti e della loro formazione ed in questo ruolo sono spesso soli.

Questi adulti si fanno domande, osservano chi li circonda e nello svolgimento del loro compito educativo procedono per tentativi ed errori, utlizzando la loro esperienza come banco formativo. Nascono quindi strategie, costruzioni esperenziali, usi e abitudini personali e professionali che risentono fortemente anche del background individuale, degli stili educativi con cui si è cresciuti, del contesto culturale nel quale si è inseriti e di tutto ciò che ha formato la persona.

 

Ciò che nel lavoro formativo realizzato con gli adulti appare sempre più esplicito è la profonda differenza fra “educazione intenzionale” ed “educazione non intenzionale”, fra il pensato e l'agito, fra le idee e i modi concreti di operare.

Fino a che punto le idee pedagogiche agiscono nei momenti di tensione educativa-relazionale?

Quanto le situazioni che andiamo ad affrontare toccano "nervi personali scoperti" con il rischio di farci dimenticare l'obiettivo dell'educazione facendoci involontariamente scviolare in meccanismi difensivi?

 

La consulenza pedagogica quindi non è un supporto di natura psicologica bensì un aiuto mirato per orientare gli adulti-educatori a mettere in campo strategie più proficue ed appropriate in campo educativo e pedagogico perché si concentra sul fare e sulla competenza mentre nel contempo genera spazio per sospendere l'azione, per riflettere, per pensare, persentire. Si tratta di un intervento che consente di leggere la situazione educativa in termini operativi e di attivare capacità e risorse interiori.

Fare consulenza non significa consegnare a qualcuno una prestazione poi congedarsi ma elaborare problemi ed esplicitare i nessi esistenti tra le richiesta di aiuto o di consiglio e l’autonomia di chi lo chiede e di chi lo offre

 

Il consulente pedagogico lavora per aumentare l’efficacia della pratica pedagogica degli adulti favorendone l’autonomia attraverso un ascolto attivo, un’analisi profonda della situazione proposta e con la formulazione di progetti che tengano conto delle unicità di ogni situazione.